Come ti spiego l'Associazione
Vorrei continuare a dare un ulteriore chiarimento sulle associazioni e sui loro
modi e ragioni di esistere.
Nel precedente numero 0 di questo giornale avevamo seguito la nascita
di una generica associazione e dopo aver individuato i motivi abbiamo
finalmente capito perché esistono in quanto sono importanti. L'uomo
come animale sociale deve sfogare il suo istinto del gregge (lo chiamano
così gli psicologi) in diversi modi e lo fa quando si lega ad un
partito o ad una chiesa per soddisfare esigenze ideali, spirituali o di
altro genere. Vivendo fra gli altri ha modo di imparare e al tempo stesso
di esprimersi, e se troverà un progetto importante da realizzare
lo può fare dando vita ad una associazione che gli consentirà
la coltivazione di uno sport o di un'esigenza morale di solidarietà
(AVIS), ma non solo, perché se non si vive di solo pane, quando
avrà fame di arti o di lettere, allora potrà ristrutturarsi
alla mensa delle associazioni culturali che più vivamente seguono
le reali esigenze dei loro soci. Continuando in una spiegazione che non
vuole tuttavia essere un manuale tecnico-giuridico abbiamo finalmente capito
perché nascono le associazioni.
Piano piano cercherò di chiarire come. Tutte le unioni fra le
persone passano da informali (come un fidanzamento), a formali (il matrimonio),
e così quando alcune persone sanno che vogliono svolgere insieme
una attività di quelle che ho finora spiegato, come consoni ad una
associazione hanno bisogno di ufficializzare, cioè fondare l'associazione
affinché il resto della società prenda atto dell'esistenza
di questa nuova figura giuridica e ne riconosca esplicitamente il diritto
di esistere. Chi vi parla non ha nessuna laurea, tanto meno in diritto
pubblico, ma per quello che ho capito mi risulta che vi sono due modi per
dare vita ad una associazione : il primo somiglia ad un parto fatto in
casa, in cui qualcuno nasce e poi si va' a registrarlo; cioè, è
sufficiente che i soci fondatori si identifichino a vicenda, si riuniscano
in un luogo qualunque, è discutendo dei motivi per cui vogliono
dar vita a questa associazione trascrivono il tutto in un foglio, che poi
viene firmato da tutti, e depositato all'ufficio del registro, chi prende
atto del deposito di questo fatto accetta la volontà di quei cittadini
di esercitare il loro diritto costituzionale a riunirsi in quel posto con
quel nome e a fare quella certa cosa, per esempio mangiare la cioccolata,
nel caso della fantomatica associazione dei pappatori di Nutella. Ma quando
un parto è importante, e non si vuole sorprese, il secondo caso,
il momento cruciale della nascita si affida, nelle mani di una allevatrice
esperta, e nel caso di una associazione questo lo deve fare un notaio che
rappresenta a pieno titolo lo stato, anzi si potrebbe quasi dire che lui
è lo stato nel momento in cui opera. Quindi se la fondazione di
una associazione viene fatta di fronte ad un rappresentante di quel tipo,
certamente ci saranno garanzie di perfezione formale e sostanziale.
Dopo aver sommariamente descritto l'atto costitutivo spiegherò
(sempre a parole mie) il significato e l'importanza dello statuto. così,
che ne le regole di un matrimonio atto le enuncia un prete con la famosa
formula che parla di salute e malattia..., le regole generali di una associazione
sono riportate nello statuto che fra l'altro non può però
contenere regole contro la legge (del tipo: i soci dell'associazione X
che hanno partecipato ad una assemblea non possono partecipare alla successiva...)
e in generale si può quindi dire che gli statuti delle associazioni
si somigliano in quanto affrontano temi simili, come ad esempio le modalità
di adesione, quelle di elezione delle cariche, quelle di convocazione e
riunione eccetera, insomma lo statuto affronta il tema del corpo dei soci
e di come si compone; poi descrive come i soci, in modo obbligatoriamente
democratico, decidono questo o quello e come alcuni di loro vengono chiamati
a rappresentare questa comunità privata al di fuori di essa. Lo
statuto viene depositato e registrato insieme all'atto costitutivo, ma
non è immutabile come il primo, perché queste prime regole
possono venire cambiate o corrette quando il corpo dei soci ne avverta
la necessità, e anche questo però dovrà seguire una
certa prassi e ritualità burocratica. Purtroppo queste non son cose
da stretta di mano e via , però, come dicevo prima, se la cosa è
seguita da un buon notaio risulta abbastanza indolore e neppure estremamente
dispendiosa.
Se ci è concesso far della velata pubblicità vorrei segnalare
ai lettori di queste righe, la professionalità e al tempo stesso
la cortesia, del dottor Ceccherini di Siena, che ha seguito la nostra fondazione
con una mirabile dovizia e che recentemente ha peraltro ridato ai locali
dove esercita uno stupendo rinnovamento estetico. " Sperando che i nostri
elogi non lo disturbino gli rivolgiamo da queste pagine un caldo saluto
".
Ripeto di non essere esperto in questi temi, ma solo di averne fatto
esperienza di vita, pertanto mi riservo di correggere eventuali inesattezze
che eventualmente mi verranno segnalate, sperando però di aver azzeccato
almeno i concetti generali.
In futuro tratteremo la differenza fra associazioni riconosciute e
non.
Fabio Del Toro
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