LED ZEPPELIN IV - 8 novembre 1971
In realtà l'album in oggetto non presenta sulla copertina
nessun titolo; c'èchi lo chiama Zoso ma il titolo IV gli viene
assegnato solo perchè segue l'uscita dei primi tre album. Il succo
dell'intero lavoro e concentra negli 8 minuti di
"Stairway to heaven" che ad oggi secondo un recente sondaggio è
la canzone più trasmessa nella storia delle FM radio
americane. La "Scala per il paradiso" era un brano destinato ad
entrare nella storia del rock grazie alla sua trascinante,
crescente carica ritmica, che esordiva con un passo lento e scandito, un arpeggio
che progrediva attraverso il serrato
dialogo tra chitarra e batteria, per poi erompere nell'irresistibile "assolo"
chitarristico, vera e propria apoteosi di
virtuosismo alla "sei corde". Definito il capolavoro del gruppo
"Stairway to heaven" non è l'unica perla dell'album senza
nome dei Led Zeppelin: "Black dog" e "Rock & Roll"
sono espressioni pulite del nuovo genere musicale lanciato dal
gruppo ed imitato ormai da tutto il movimento rock mondiale". VOTO 8
HOUSES OF THE HOLY -28 marzo 1973
La creazione del quinto album dei Led Zeppelin fu molto più
difficoltosa rispetto alle precedenti; ne esce un album i cui
brani non sono completamente omogenei tra loro. L'apertura spetta a "The
song remain the same" un pezzo con forti
venature blues in cui vengono esaltati tutti i componenti della band, segue
la suggestiva ballata "The rain song" che
rappresenta idealmente il seguito di "Stairway to heaven", ma probabilmente
il miglior pezzo dell'album risulta "Over the
hill and far away" aperto da un delicato e melodioso fraseggio acustico.
"No quarter" esalta per la prima volta una ricerca
avveniristica nel suono della band ed il risultato è un pezzo memorabile.
Da segnalare in maniera curiosa anche "D'yer
mak'er" un pezzo con andamento reagge che dopo aver superato le più
dure critiche da parte della stampa, al momento
della vendita come singolo riscuoterà un enorme successo. In conclusione
è un album in cui si nota il processo di
trasformazione delle sonorità e che risente inevitabilmente dell'uscita,
qualche mese prime di "The dark side of the moon"
dei Pink Floyd. VOTO 7
PHYSICAL GRAFFITI - 24 febbraio 1975
Doppio album per molti rincuorante, fa seguito al criticatissimo
(ma vendutissimo) "Houses of the holy" e l'attesa al
momento della pubblicazione era spasmodica. Il risultato è un album
che contiene vecchi pezzi scartati per i precedenti
album e pezzi nuovi in cui si nota una tendenza sempre più accennata
verso i lenti melodici lanciati da "Stairway to
heaven". Meritano di essere segnalati "Trampled underfoot"
classico pezzo hard-rock, "Kashmir" stupendo pezzo con
andamento orientale che diventerà ben presto uno dei pezzi forti degli
show della band, "Bron Y-Aur" splendido
arpeggio di Jimmy Page nel cassetto già dal 1970, "Down by the
seaside" in cui viene esaltata la meravigliosa voce di
Robert Plant e "Boogie with Stu" brano realizzato in collaborazione
con Ian Stewart tastierista dei Rolling Stones. In
definitiva dall'album appare chiaramente che l'hard-rock dei Led Zeppelin
non è più quello spasmodico dei primi anni,
ma si avvicina pian piano ad un rock melodico che sarà la base per
tutte le rock-band degli anni `80 e `90. VOTO 7
PRESENCE - 3 marzo 1976
Il gruppo smentisce, le sempre più frequenti voci di
scioglimento pubblicando un album fin troppo vigoroso. Si ritorna in
un certo senso all' hard-rock-blues delle origini. "Tea for one"
è una stupenda ballata che ricorda da vicino l'andamento
di "Since I've been loving you" in cui il blues la fa da padrone,
"Achillest last stand" è un brano che cambierà la
storia
della musica, per certi versi è il brano che indica la strada che seguiranno
tutte le band heavy degli anni `80; il ritmo e la
batteria ricordano da vicino il trash e lo speed metal che tanto successo
riscuote in questi anni, è un vero capolavoro a cui
hanno detto di ispirarsi Steve Harris degli Iron Maiden ed altri eroi del
metal. VOTO 7
THE SONG REMAIN THE SAME - 14 ottobre 1976
Episodio particolare della discografia del gruppo. Nel disco
viene registrato il concerto che si è tenuto al Madison Square
Garden il 28 luglio 1973. Al momento della pubblicazione di questo album,
che non è altro che la colonna sonora
dell'omonimo film, erano presenti in circolazione centinaia di dischi pirata
dei concerti del gruppo tutti di pessima qualità.
I brani inseriti nel doppio album sono quelli più importanti della
storia del gruppo. Robert Plant onora "Stairway to
heaven" con un'interpretazione espressionista, che calza alla perfezione
con l'idea che può avere del paradiso un uomo
avveduto e cinico come lui. L'assolo di batteria (oltre 8 minuti) di "Moby
Dick" consegna (ammesso ce ne fosse
bisogno) alla storia John Bonham come il più grande batterista rock.
Splendidi anche i 27 minuti di "Dazed and
confused" dove Jimmy Page si esibisce in un saggio alla "sei corde"
sounandola addirittura con l'archetto del violino.
Ottima anche l'apertura del disco di "Rock n'Roll" vigorosa come
sempre. VOTO 9
TO BE CONTINUED....
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