Ad Arezzo, al contrario di quanti dicano, vi sono settimanalmente vari incontri
musicali, o comunque vari concerti. Ricordo per quanti ancora non lo sapessero
che i locali dove vengono puntualmente svolti dei concerti sono: il Velvet
Underground (a Cast.Fiorentino, 15 Km da Arezzo) tutti i Giovedì e
tutte le Domeniche; il 51-50 (ad Olmo, 2 Km dal centro di Arezzo) tutti i
Venerdì e Sabato; il Garabombo (loc. battifolle, 5Km da Arezzo) tutte
le Domeniche; il Bidonville (a Soci, 20 Km da Arezzo) tutti i Venerdì.
Oltre a questi locali, durante l'anno vengono allestiti altri spazi dove vengono
svolte delle selezioni regionali/nazionali musicali, che normalmente vengono
organizzate-patrocinate dall'Anagrumba di Arezzo che, anche se molti la criticano,
è l'unica che contribuisce molto per la musica ad Arezzo. ..... pensate
che in tutta Italia ci sono solo 8 comitati Anagrumba.
A parte questa prefazione vi volevo parlare di una mia impressione. Essendo
a contatto con tanti appassionati di musica e con altrettanti musicisti, molte
volte questi mi dicono:<<ad Arezzo non c'è mai un concerto, non
c'è nessuno che organizza qualche rassegna, i posti dove suonare mancano
o quelli che ci sono non hanno le strutture giuste, i gruppi non hanno spazzi
dove provare, etc etc.>> Io dico che sono solo STRONZATE!!!
Come vi ho già detto locali dove suonare ce ne sono, certo ci sono
quelli più grandi e quelli più piccoli, ma non è questo
il problema...... i posti dove provare ci sarebbero, ma il problema è
che chi li usa, riesce sempre a renderli nel giro di poco tempo, sempre più
scarsi (e qui mi rivolgo a tutti coloro che spaccano gli strumenti delle Casine
della Musica).
I problemi sono altri..... e principalmente manca PARTECIPAZIONE!!!!!
Si proprio la PARTECIPAZIONE.!!.!!. Per spiegarvi ciò, vi farò
degli esempi: l'altra sera (che poi è stata la sera in cui mi è
venuto in mente di scrivere questo articolo), ero al 51-50 a vedere i gruppi
che partecipavano all'Indipendent Music Meeting organizzato in collaborazione
con l'Anagrumba. Sono arrivato verso le 11.00. Ho notato subito che non c'era
molta gente, ma la cosa più assurda era che su circa 40 persone presenti,
25/30 erano i componenti dei gruppi in gara. Insomma c'erano solo una decina
15 persone a vedere questi gruppi. A questo punto mi sono domandato, ma dove
c...o sono tutti gli Aretini? Sicuramente a bersi una birra in uno dei vari
pub del centro, sicuramente in uno di quelli più "IN"...
"""ma per favore"""...... "Le bietole ..parecchie"
avrebbe detto quella buona anima di mio nonno!
Conosco gente che fa' decine e decine di chilometri, per andare a vedere concerti
in locali di Firenze o di altre città, e sono disposti a pagare anche
10mila lire per entrare e altre 10 per bere, poi quando viene fatto qualcosa
ad Arezzo ti dicono: "...però tizio è un ladro....ti fa
pagare la prima consumazione diecimila...oppure....caio aumenta le bevute
di tremilalire"....ma riperfavore!!!!.... Queste sono le solite scuse
del c...o. Fatevi un bell'esame di coscienza oppure se ne siete veramente
capaci APRITELO VOI UN LOCALE DOVE FARE I CONCERTI E FAR PAGARE UNA BIRRA
MEDIA £.4.000 e poi vedrete come nell'arco di un mese chiudete i battenti.
(Consiglio a tutti coloro che fino ad ora hanno osato sparlare di tutto ciò,
di evitare di uscire oppure di aprire bocca per dare luce alla lingua).
Ho detto comunque partecipazione, perché se in tutti i casi in cui
vengono fatte delle manifestazioni musical-culturali l'Aretino medio avesse
voglia di uscire di casa e presentarsi ad assimilare un po' di cultura, i
gestori e gli organizzatori stessi si farebbero sempre più in 4 per
migliorare il livello delle manifestazioni stesse. Guardate il Grande Paolo
del Velvet, ha messo anni e rimesso un sacco di soldoni, per poter portare
il suo locale ad essere uno dei più famosi delle varie provincie toscane,
ma parlando, mi ha confessato di essere sì contento di come funziona
il locale, ma di notare inoltre, specie nei giorni in cui vengono effettuati
dei concerti, una piccola percentuale di musicisti Aretini. E' vero, i musicisti
Aretini, non si vanno a vedere tra di loro, ed inoltre neanche quando potrebbero
imparare qualcosa da un Massimo Greco, Graziano Romani, Francesco Brono, Bandabardò,
Albatross, Nick Beccattini, James Thompson etc etc..
Tornando alla serata, parlando con alcuni dei componenti dei gruppi che hanno
partecipato a questo Meeting, (che tra le altre cose venivano dalle città
più svariate di Italia: Aquila, Udine, Cosenza...) mi hanno detto che
locali come questo, nelle loro città non si trovano facilmente, ma
il problema maggiore è che sono comunque sempre strapieni, specie in
tali occasioni.
Quindi....... a voi le conclusioni...
Del Toro Marco
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