Don Ferruccio 

“Ciò che facciamo in vita riecheggia  nell'eternità” 
      Il Gladiatore.

Dopo la preghiera dei contadini alla Beata Vergine,  vi voglio raccontare la storia di Don Ferruccio.
Ero dal commercialista del Circolo e mentre discutevo su tasse e contributi vari ho visto un volto che mi ricordava la mia infanzia
Il povero Don Ferruccio era anche lui dal commercialista ma proprio non mi capacitavo di che cosa ci facesse lui li,  tanto che scherzando ho ironizzato sul suo "datore di lavoro" guardando mestamente in alto........  Don Ferruccio mi ha riconosciuto anche se erano passati ben 30 anni da quando io facevo il cherichetto alle sue messe ed ai rosari  pomeridiani.
.Dopo che mi ha restituito l'ironia ricordando ai presenti (che se la ridevano) di quanto io fossi stato “BELLINO DA PICCOLO”, con riccioli e capelli biondi....mi ha raccontato del motivo della sua presenza li e della sua conseguente arrabbiatura ( volevo dire incazzatura ma parlando di un prete non sta bene!). Insomma: il vecchio Don Ferruccio continuava, così come già faceva 30 anni fà ad organizzare feste parrocchiali, ma  adesso le cose erano cambiate e c'era un problema nuovo da risolvere: dove piscia la gente oggi. Infatti per una festicciola di qualche giorno era costretto ad ordinare la presenza di alcuni "cessi mobili" per la non irrisoria somma di un milione e mezzo, e si infuriava un poco quel brav' uomo visto che questo modo di imporre le regole avrebbe poi causato la scomparsa anche delle "piccole feste parrocchiali" quelle che infatti ricordavo anch'io dove assaggiavo le prime bibite gassate, vedevo qualche film western  con il proiettore ed assaggiavo le prime caramelle e gomme da masticare.
Insomma, dopo questo tuffo nei ricordi dell'infanzia ci siamo caldamente salutati dopo che mi ha gentilmente chiesto della mia famiglia e di come stavano. Andandomene non ho potuto smettere di pensare a quel "soldato del signore" che comunque avrebbe pagato un milione e mezzo per far fare una pisciatina in regola ai suoi parrocchiali durante la festicciola a cui non voleva rinunciare.
Premesso che la vocazione sia un sentimento abbastanza in estinzione, ma mi chiedo anche se quel tipo di tenacia da "vecchio prete di campagna", le nuove leve pastorali cel' hanno o se avrebbero mollato prima sul problema dei cessi a nolo? e poi più in generale, se tante nuove regole, di fatto uccidono le vecchie buone tradizioni come le feste parrocchiali.
 Un augurio sulle sorti del Circolone a questo punto lo vorrei fare, dopo che una preghiera alla Madonna è stata fatta, si spera che tutto possa volgere al meglio per noi tutti:
Auguri di Buone Feste e pace agli uomini di buona volontà.

 Vostro combattente Presidente del
 Circolo di Cultura Musicale e Multimediale Sing Sing



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