Editoriale


LA MUSICA E' TUA MA TE LA GESTISCO IO….

Eh si, proprio così; poveri artistucoli che passate la vita alla ricerca del pezzo perfetto, di quel suono o di quel riff che possa fare breccia nel cuore e nel cervello della gente e magari vi catapulti sotto i riflettori accecanti della celebrità; sappiate che tutte le cose e le note che escono dal vostro cervello e dalla vostra inventiva, una volta dati in pasto alle case discografiche di cui quasi sempre avrete bisogno per stampare i dischi, non saranno più di vostra proprietà e solo loro, gli eletti e supremi giudici di tutto quello che possiamo o non possiamo ascoltare, decideranno se e per quanto i vostri dischi potranno circolare e continuare ad arrivare a chi li vuol sentire.
Oddio, già su questo ci sarebbe da ridire, visto che tante cose, forse solo in teoria stampate, non giungono mai nei negozi e quindi alla portata di noi poveri appassionati che ancora ci ostiniamo ad andare in giro alla ricerca di dischi sempre più introvabili.
Ma ammesso che le cose si trovino, può darsi che da un giorno all'altro qualche mente di una delle suddette case discografiche decida insindacabilmente che questo o quel disco non è più il caso di farlo circolare e venga per sempre tolto dal mercato.
E il povero artista che chissà quanto tempo aveva speso per realizzarlo, non ci può assolutamente fare niente, anche se il disco se lo era fatto poi lui.
Ci sono ormai tanti titoli mai più ristampati che gli autori vorrebbero rimettere in circolazione e non possono solo perché le case discografiche non lo ritengono opportuno; ci sono masters che ammuffiscono nei caveau senza che nessuno possa rimetterci le mani, o che addirittura vanno persi per sempre.
Sono casualmente venuto in possesso di un librettino molto esplicativo su tale argomento: si tratta di una pubblicazione periodica riservata ai negozianti in cui si elencano i dischi che in quel determinato periodo stanno per finire fuori catalogo, c'è una specie di ultimatum ai negozianti che vengono invitati a ritornare tali titoli, che verranno cambiati a non meglio precisate norme di cambio, dopo i cd dell'elenco avranno la stratosferica valutazione di un centesimo.
E non pensiate che in tale lista ci siano solo nomi sconosciuti, no, anzi…qualche nome preso a caso: Bob Dylan, Jimmy Cliff, Electric Light Orchestra, Santana, Miles Davis, Thelonious Monk e così via per una ventina di pagine piene zeppe di titoli. Spesso, è vero, si tratta di titoli di cui magari escono riedizioni aggiornate con bonus tracks e accessori vari, tra cui il prezzo naturalmente rialzato, ma talvolta sono titoli che per sempre spariscono dalla circolazione e pace per chi li cerca e per gli artisti che l'hanno realizzati: la musica la fanno si loro, ma è solo e sempre più di proprietà delle mega case discografiche, che nemmeno si accorgono che pian piano si stanno strozzando con le loro stesse mani.
E poi ci siamo noi, poveri disillusi che continuiamo a credere che il disco sia un prodotto "culturale", non a caso vorremmo l'IVA ridotta come per i "nobili" libri, che continuiamo ostinatamente a cercare quello che ci piace pronti a farci svenare alle fiere del disco e simili pur di mettere le mani sull'agognato titolo ormai introvabile, quando con due lire ce lo potrebbero far trovare anche al supermercato.
Gli ultimi romantici o… gli ultimi scemi ? Ma va bene così, lasciateci almeno sognare !

IZIMBRA



Copertina
Verbale Assemblea
Singolari Significati
Culturamusicale

 

Gli articoli di IZIMBRA li trovi presso il suo sito:
http://www.singsing.org/izimbra