Il compito di quest'umile e spartano giornaletto (purtroppo
anche la grafica ha risentito di questa situazione)sarà quello di dare
le "giuste informazioni"; ma questa volta, più d ogni altra
volta, le cose da raccontare sono tantissime e complesse da tradurre in discorsi
e frasi semplici. Uscire da quell'impasse terribile che è stato il
sequestro del 22 Luglio, ha significato un nuovo livello d'impegno, con la
difficoltà di trovarsi feriti ed in salita, ma al tempo stesso di prefiggersi
obiettivi più
grandi e mete più ardite di quelle prospettate prima del sequestro
stesso. Vorrei ora, smettendola di divagare, passare alle notizie nude e crude,
in modo che tutti possano ricostruire la storia. Il giorno 22 Luglio si sono
presentati, previo riconoscimento di rito, gli agenti della Guardia di Finanza
per procedere al sequestro giudiziario dei compact disc dell'Associazione.
Secondo la Guardia di Finanza, infatti, l'Associazione altro non sarebbe che
un paravento per lo svolgimento della attività di noleggio di compact
disc: noleggio che è vietato dalla Legge sul Diritto d'Autore, ove
esso non sia autorizzato dagli autori o dai produttori dei dischi. Le operazioni
di sequestro si sono svolte prima ad Arezzo e poi anche a Siena.Per rendere
nella pratica la cosa più semplice e rapida, abbiamo pacificamente
convenuto che sigillando le entrate delle due sedi del Circolo, la cosa sarebbe
stata risolta in fretta: tuttavia ciò ha reso di fatto impossibile
l'accesso alle sedi del Circolo e lo svolgimento della attività associativa.
La convalida del Giudice per le Indagini Preliminari(Gip) non si è
fatta aspettare tant'è che tale provvedimento reca la data del 29 Luglio
1999: l'ordinanza del Gip si basa anche sulla assunzione da parte della Guardia
di Finanza di testimonianze di associati che hanno riferito che è loro
costume noleggiare dischi presso la sede della associazione, così come
loro fanno per le videocassette presso il "Blockbuster".
Sapere che degli associati abbiano potuto misconoscere e fraintendere lo spirito
di associazione che informa tutta la nostra attività mi ha dapprima
profondamente amareggiato e poi fatto grandemente arrabbiare: il Circolo,
infatti, si propone a tutti, fin dalla presentazione della domanda di adesione,
come Associazione senza fine di lucro che ha per oggetto lo svolgimento di
attività di sviluppo e di diffusione della cultura musicale e multimediale.
Tale fine è perseguito dal Sing Sing mettendo a disposizione gli strumenti
per l'ascolto e gli ambienti per l'incontro degli associati.
Più volte abbiamo ripetuto anche su queste pagine che statutariamente
i contributi straordinari (cioè le 1000, 2000 o 3000 lire) che vengono
versate al ritiro dei c.d. sono non già canoni di noleggio ma contributi
non obbligatori la cui destinazione è quella di consentire all'Associazione
di reintegrare il proprio patrimonio di dischi, in ragione della indiscutibile
loro usura e della necessità dell'acquisto di nuovi dischi.
Ogni nostra attività è frutto, d'altra parte, di decisioni comuni,
democraticamente assunte: questo stesso foglio che leggete è il veicolo
dell'informazione associativa e l'occasione per possibili discussioni ma quante
volte è stato ripetuto su queste pagine che nessuno di noi ha mai voluto
noleggiare i c.d. ma solo fruire, anche a casa, di un bene che ci appartiene
quali membri della stessa Associazione ???
Non possiamo più permetterci di avere tra noi Associati che non siano
consapevoli di esserlo: a tale fine alla prossima Assemblea verranno illustrate
e discusse proposte per una ancora più capillare diffusione dei principi
che informano il nostro Statuto e per una sempre maggiore partecipazione degli
Associati alla vita non soltanto culturale o musicale, ma anche amministrativa
del Circolo. Nei giorni seguenti il 29 Luglio 1999, la sede di Arezzo ha potuto
soltanto offrire le informazioni a coloro che venivano a trovarci e, nel frattempo,
alcuni lavoretti di riordino e ristrutturazione venivano intrapresi. Nei dieci
giorni concessi dalla legge è stato presentato dall'Avv. Corrado Brilli
del Foro di Arezzo il ricorso per riesame ove questi ha approfondito, dal
punto di vista civilistico, la natura tipicamente associativa del Circolo
dimostrando la infondatezza delle accuse mosse dal Pubblico Ministero. Tali
motivazioni sono state discusse dall'Avv. Brilli presso il Tribunale di Arezzo
in camera di consiglio (a porte chiuse)il 09.08.1999 ed in quella occasione
sono state addotte le prove, anche documentali, della natura non simulata
della nostra associazione e della realtà culturale che costituiamo
nel territorio di Arezzo e di Siena da ormai vari anni. Il Tribunale ha compreso
gli argomenti della difesa e li ha fatti propri con una ordinanza che raccomandiamo
di leggere e che proponiamo nelle pagine che seguono. Tale decisione è
tanto più importante se si pensa che va espressamente contro una precedente
sentenza della Pretura di Verona che ebbe a condannare ad una sanzione pecuniaria
il rappresentante di una Associazione analoga alla nostra.
Questa è la sintesi di un travagliato Agosto che tuttavia si è
concluso con una vittoria non solo della Associazione e dei suoi Associati
ma anche della verità e della giustizia: il sequestro tuttavia ha anche
suscitato riflessione e approfondimento ed è stata l'occasione per
un avvicendamento di chi scrive a Marco Del Toro che ha lasciato le cariche
direttive per motivi familiari.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica, dr.ssa Paola Conti che ha disposto
il sequestro e la incriminazione di Marco Del Toro, nei giorni scorsi ha presentato
ricorso per Cassazione contro la ordinanza a noi favorevole. Occorreranno
dei mesi perché la Corte di Cassazione si pronunci; frattanto la nostra
attività continuerà normalmente. Ho letto ripetutamente il ricorso
per Cassazione, e anche voi potrete farlo in quanto allegato al presente numero
speciale di Singolari Significati: ritengo tuttavia che le argomentazioni
portate dalla dr.ssa Conti, non siano corrispondenti al vero e quindi mi auguro
che saranno disattese.
Importantissima sarà perciò la prossima Assemblea, dove si discuterà
di questi argomenti e dove dovranno essere prese vitali decisioni, e perciò,
l appuntamento è quanto mai IMPORTANTE da rispettare e spero quindi
di vedervi motivati a difendere come io ho fatto fin ora le sorti di questa
RARA E SIGNIFICATIVA ESPERIENZA che tanti di voi hanno detto di voler difendere
impegnandosi, per quello che possono. La solidarietà non basta esprimerla:
in questo caso è messo a repentaglio la libertà di associazione
di ciascuno di voi ed il vostro diritto all'accrescimento, anche in forma
associata, del bagaglio culturale di cultura musicale e multimediale. Conto
quindi su voi tutti e ricordate che se non siete mai venuti, questa è
la volta che la vostra presenza farà davvero la differenza.
Con rinnovato affetto
Fabio Del Toro
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