Vi sarà sicuramente capitato di usare una di quelle colle a presa rapida
che dopo trenta secondi sembrano una fregatura e ti viene da pensare -cazzo,
ecco cosa succede a fidarsi della pubblicità- e poi miracolosamente ti
accorgi che funzionano davvero e che non ne potrai più fare a meno; beh,
questo è più o meno quello che può succedere inserendo
nel vostro lettore l'opera prima dei GENE, uno dei gruppi più osannati
del momento dalla stampa inglese: sentito una prima volta pensi -uff, la solita
roba inglese post Smiths venata di romanticismo- poi, visto che i soldi comunque
li hai spesi, ti armi di buona pazienza, ripremi il tasto play e stavolta già
guadagnano qualche punto per qualche ritornello che rimane in testa...ma la
svolta arriva verso il terzo, quarto ascolto: ti ritrovi a canticchiare mezzo
album e allora capisci che è come la colla o magari come quando ti ritrovi
ad essere innamorato di quella tipa che quando l'hai vista per la prima volta
hai detto -ma ssì, è come tutte le altre...-
Se pensate di essere troppo vecchi o troppo snob per innamorarvi ancora così,
beh, allora non ascoltate "OLYMPIAN"!!
fabrizio massara
Il mare è lì, a due passi, lontano; passeggiamo sulla sabbia
dai riflessi ancora indecisi, sporadico qualche raggio di sole riesce ad individuarci
e a colpirci, sporadico, mentre un attimo dopo tutto è bianco sporco
e non resta altro che pensare a come è stato bello e come sarà
bello ed eterno fra un paio di mesi. Visioni e sensazioni sonore di nostalgia
e contemporanea attesa, colori tenui che presto saranno caldi di nuovo, come
l'anno scorso e quello prima e quello prima ancora; eppure nonostante sia tutto
scontato e banale come ripetere un atto di dolore immagazzinato al catechismo,
non può non cogliersci una velata forma di malinconia, suono delicato
e avvolgente, preziosa tessitura di voce e strumentazioni artigianalmente acustiche.
E come in tutte le fantasticherie che si rispettino c'è Musa, Cesaria
Evoria che arriva dalle lontane terre di Capo Verde...come? Non sapete dove
sia? Non capite di cosa parlino le canzoni? Nessuna preoccupazione, continuate
la passeggiata e ascoltate il vostro cuore; è meglio di qualsiasi traduzione...
Fabrizio Massara
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