A due anni dal fallimento della Commodore la famosa "macchina per giochini"
è tornata sul mercato. Ma "Ormai è tardi !"; le nuove
configurazioni sono quesi identiche a quelle di due anni fa e i prezzi sono
più alti.Eppure le vendite sono subito ripartite, sebbene gli unici
acquirenti rimasti siano quei pochi "amighisti" che hanno resistito
per due anni alle campagne Microsoft, all'uscita degli strabilianti Pentium
e, soprattutto, alle umiliazioni subite quando, entrando in un qualsiasi negozio,
venivano trattati come una specie rara in via d'estinzione con frasi del tipo:
-AMIGA ? ... ah si, ora ricordo, anche il mio bambino ne aveva uno tanti anni
fa.. ma poi gli ho comprato un Pentium...-Accessori ? ...non saprei dove trovarli.
-Cos'è uno SCSI ? ...se vuoi posso provare ad ordinarlo ma non so quanto
costerà..
-Ma comprati una macchina "seria": un bel compatibile, con Windows
!...Così di "amighisti" se ne sono persi molti per strada,
e di neo-utenti penso non ne esista neanche uno in tutta Italia. I PC hanno
oggi delle prestazioni straordinarie, prezzi stracciati , velocità
impressionanti e, soprattutto, un software magnifico (anche se costosissimo),
tanto che anch'io sono in procinto di comprarmi un bel Pentium. Fino a qualche
anno fa l'Amiga poteva competere, ed anche stravincere, contro un PC, non
dimentichiamo infatti che Amiga aveva, fin dal 1982 (epoca degli 8088), tutte
quelle caratteristiche che i compatibili multimediali hanno solo oggi: Multitasking
preempitive, Controller SCSI, uscite video PAL, uscite audio stereo integrate,
mouse, spool di stampa, interfaccia REXX, schede davvero Autoconfiguranti,
più processori che lavorano in contemporanea (Denise, Alice,
Paula, Gary...), nomi dei files fino a 35 caratteri, ecc... Ma soprattutto
Amiga ha sempre avuto il "Workbench" che è un sistema di
gestione delle finestre che solo oggi con Windows '95 la Microsoft ha eguagliato.
Certamente a chi non ha mai visto un computer diverso, Windows potrà
sembrare una meraviglia, ma a tutti coloro che hanno acceso un Macintosh,
un Amiga o uno
Unix con X-Window, Windows appare un software limitato, complicato, non flessibile,
...insomma frustrante.
Oggi però la situazione è cambiata, la gestione Commodore ha
irreparabilmente compromesso il futuro di Amiga, propagandola come macchina
da giochi e decretando così la sua prevedibile estinzione.
Amiga non può più competere con nessuna macchina da giochi,
infatti oggi qualunque consolle ha processori specifici che offorno prestazioni
straordinarie ed anche con un PC dotato Pentium si possono provare giochi
di simulazione eccezionali. Tantomeno può competere come macchina per
programmi gestionali, infatti ne esistono pochi e sono quasi tutti in inglese
o in tedesco.
E i programmi di grafica e di 3D, che sono sempre stati il punto di forza
Amiga?
Stanno emigrando verso i compatibili, vedi LightWave, Real 3d, Imagine, TV
Paint, ecc.. ed è probabile che presto si arresteranno anche gli update
per Amiga come in passato è accaduto per SuperBase e molti altri.
Ma i veri amighisti non si arrendono, sono sempre lì ad aspettare le
mosse della nuova Società che ha rilevato Amiga; società che
in effetti si sta muovendo molto bene e velocemente ma il gap tecnologico
accumulato (ci vorranno almeno due anni per vedere l'annunciato Amiga con
processore RISC) e soprattutto il crollo d'immagine sembrano ostacoli insormontabili,
almeno in Italia. Ad Amiga è rimasta solo l'ultima carta da giocare:
l'affetto di chi ci è cresciuto insieme, e non riesce proprio ad usare
un PC; al massimo potrebbe passare al Macintosh ma tanto su Amiga c'è
l'emulatore software ShapeShifter che costa 60.000 lire e va più veloce
di un vero Mac di pari processore.
E la Commodore? ...esite ancora?
SI esite, il marchio Commodore (anch'esso acquistato da Escom) oggi spicca
su compatibili di fascia alta (da Pentium 100 in su) che presto dovrebbero
apparire
anche in Italia, ma credo che nessun Amighista vorrà mai più
vedere quella scritta, ricordo di una gestione commerciale da dimenticare,
sulla sua scrivania.
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