La Funzione Della Disfunzione

In questa storia che abbiamo vissuto,almeno una critica mi verra' concessa,senza per'altro cercarmi nuovi nemici visto che mi sembra di averne abbastanza.
I tutori della giustizia svolgono il loro lavoro in una condizione che e' dettata dalla realta' stessa delle cose e anche coloro che volessero svelgere la loro funzione pubblica con impegno ed onesta' si trovano di fronte uno "Status Quo" che non possono cambiare da soli,e potranno quindi applicarsi nel quotidiano cercando soltanto di migliorare quelle poche cose con cui vengono a contatto ogni giorno,sperando solo che altri colleghi si uniscano a quel "PENSO POSITIVO" (Jovanotti) che migliorerebbe la vita di tutti se sempre piu' gente si dedicasse alle cose che fa con passione ed Amore per il proprio lavoro e non con frustrazione e profonda spallatezza, come invece spesso accade.
Anche i lettori del nostro giornaletto mensile sono aumentati e questo non puo' farci che piacere.
Quando la sanita' scrocciola e gioca con le nostre vite, un primo e sicuro risultato diventa evidente: chi puo' permetterselo cerca una buona clinica privata ed evita le troppo chiacchierate strutture pubbliche.
La burocrazia mena per il naso i suoi sudditi e li schiavizza a tempi da disperazione eppure tutto questo potrebbe avere un senso,una recondita ragione....ma l'unica spiegazione che fin'ora ho individuato sta nel fatto di aumentare a dimisura il potere di qualunque impiegato che maneggia la tua pratica e conferirgli quindi un'enorme ascendente sulla vita di quel povero tizio che ha il nome scritto su quel foglio e nasce quindi una perversa commistione fra chi aspetta un servizio dalla struttura pubblica arrivando ad esser dipendente da coloro che possono spingere o frenare una pratica e diventa poi normale andarsi a cercare l'amico in comune che t'appoggia la domanda o il conoscente dottore che ti ricovera la nonna nel reparto giusto.
Io stesso,circa 4 anni fa mi sorprendevo che un certificato non riusciva assolutamente ad attraversare una strada per passare da un'ufficio ad un'altro ed ogni volta che andavo mi dicevano che non era arrivato e se domandavo all'ufficio dove giaceva mi dicevano che era pronta...?
Non era colpa delle solite poste ma c'era solo uno sconosciuto problema di messi comunali che non spostavano sta pratica.
Siccome passarono 16 giorni senza che potessi vedere il mio foglio compiere poche centinaia di metri,persi la pazienza e con fare molto ironico spiegai che in un tempo minore io ero riuscito a tornare ad Arezzo da Hong Kong in treno fermandomi 3 giorni a Pechino e quasi 2 a Mosca,cosi' che la signora si rese conto dell'assurdita' di tutto questo ed acconsenti' che portasi di persona quei documenti nell'ufficio della piazza accanto.
Anche in fatto di giustizia i tempi rappresentano un'implicita condanna e un'imputato,sia esso colpevole o innocente subisce subito due sicure condanne:
la prima e' quella dello "sputtanamento" cioe' una gran parte di coloro che sanno che sei o sei stato indagato ti eviteranno perche'puzzi d'appestato perche'non sei piu' un puro come loro..ma questo e' sempre successo e nulla possiamo farci,il problema grave sta nei tempi che la giustizia impiega a svolgere i suoi passi,e questa e' la seconda condanna prima del giudizio,infatti colpevoli e innocenti condividono la medesima sorte:quella di venir rovinati dall'attesa durante la quale non puoi che obbedire come un cane a questo o qust'altro richiamo senza nulla poterci fare.
Devi correre o aspettare per ore devi spostarti dove ti chiamano,se un tuo inquisitore ti desidera per farti una domanda o farti firmare un foglio devi accorrere anche se si tratta di andare di citta' in citta',il tutto perdendo la possibilita' di vivere tranquillo perdendo in pratica la liberta'.Questo come dicevo accade prima del processo (se mai ci sara') e costituisce di fatto una vera e propria pena da scontare,prima della sentenza (se mai ci sara')
Allora la mia conclusione si riallaccia al titolo, e in quei casi in cui la pena viene data prima del giudizio io credo veramente che la funzione della disfunzione sta nel fatto che se qualcuno che ti e' contro (un concorrente per esempio) riesche a buttarti nel fango della giustizia:ne uscirai sempre perdente perche' dovrai passare comunque una ingiusta serie di guai che sono legati al modo stesso in cui la giustizia e' amministrata IN GENERALE nel nostro paese, senza poi avere la certezza di poter spiegare chiaramente chi sei veramente e che cosa fai.
Un vecchio proverbio indiano recitava un concetto semplicissimo:"non giudicare qualcuno fino a quando non avrai camminato nelle sue scarpe per due settimane".
Infatti nel nostro caso e' difficile illustrare il nostro lavoro a causa delle leggi stesse che sono alla base dell'associazionismo: il Codice ci definisce ENTI NON COMMERCIALI e per questo non seguiamo la prassi di stretto controllo fiscale come i commercianti ma ci troviamo poi in difficolta' per dimostrare il giro economico dell'associazione stessa.
Esistono migliaia di associazioni che nel pieno rispetto della logge DEVONO cedere beni o prestare servizi senza fiscalizzare,quando questi sono svolti nella specifica attivita' istituzionale , cioe' il motivo per cui sono nate queste associazioni.
Se per'altro fiscalizzassero queste cose dichiarerebbero implicitamente di fare commercio,quindi un lucro,qundi di non essere associazione-ente non commerciale ma se un circolo di scacchi vendesse delle bibite ai giocatori dovrebbe fiscalizzarle dato che queste non sono lo scopo per cui e' nato il circolo.
Spero d'aver spigato un minimo dei cocetti base su come e' impostata la nostra economia che per'altro non era florida prima del sequestro e lo e' ancor meno dopo a causa della funzione della disfunzione.
Insomma non mi pice di pensare che puoi venire ucciso da una legge o semplicemente dal tentativo di una sua applicazione.
Questo e' un problema davvero pesante e dovrebbe far riflettere profondamente tutti coloro che concorrono affinche' questo possa accadere.
La giustizia quindi si e' occupata e si sta' ancora occupando di noi ma si faccia anche u'autocritica riconoscendo almeno di compiere un'errore fondamentale nel suo agire:quello di CONDANNARE PRIMA DI GIUDICARE e ho spiegato sopra come.
Lo stato mette in discussione un'associazione di cittadini regolarmente costituita e regolarmente amministrata senza per'altro chiedersi come e perche' queste associazioni nascano? si pensi per esempio che altri stati predispongono un servizio di pubblica biblioteca musicale gratuitamente ai propri cittadini (sicuramente Svizzera e Inghilterra!) oppure non applicano tasse esagerate sui dischi come invece accade in italia (l'IVA sui CD e' per'altro riaumentata ed e' uno dei motivi del caro CD---- Libri 2%, Dischi 13%)
I "privati collettivi" sono una conquista di civiltà e lo confermano le statistiche di tutte le democrazie avanzate ma anche in questo caso l'Italia fa da fanalino di coda: colpa della solita disfunzione?

Fabio Del Toro

 

Copertina
Editoriale
29 Aprile 1996
Interno 17 (Parte 2)
Singolari Significati
Culturamusicale

 

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