come ti spiego l'associazione
In queste righe tenterò di illustrare ai lettori di questo giornale
il significato sociale e giuridico che sta dietro la parola ASSOCIAZIONE.
Per non rendere la spiegazione noiosa o incomprensibile eviterò
di riportare alla lettera il testo della nostra costituzione e cercherò
soltanto di sintetizzarne il significato.
Parlando di Costituzione dello stato intendo quell'insieme di regole
essenziali che amministrano e descrivono i diritti e i doveri fondamentali
dei cittadini. Le persone hanno tutte un sacco di esigenze ed interessi
vari ma molto spesso trovano difficoltà nel realizzare i propri
progetti e quando scoprono che altri aspirano alle stesse cose, uniscono
le loro rispettive energie dando quindi vita ad una associazione che può
quindi essere chiamata in parole povere "Tentativo di realizzare un progetto
comune". Di esempi reali ce ne sono molteplici e vorrei qui fare degli
esempi. Le associazioni più note sono quelle ricreative cioè
nate per soddisfare l'esigenza di avere un posto dove passare insieme,
magari giocando o discutendo alcune ore del proprio tempo libero. Queste
associazioni spesso hanno preso origine dai ceti sociali in cui nascevano
o a cui si rivolgono magggiormente e per questi motivi, spesso hanno una
forte connotazione politica, se ancora non vi fosse chiaro il concetto,
sto parlando di circoli ARCI, ACLI e simili. Anche le contrade di Siena
(che io sappia) nel nostro periodo storico sono configurate giuridicamente
come Associazioni Ricreative anche se nel loro caso gli scopi che vi si
legano sono notoriamente molti, fra cui scopi storici-culturali oltre che
sportivi...
Ma i motivi che possono spingere la gente ad unirsi per inseguire uno
scopo comune possono essere moltissimi come infatti sono moltissime le
Associazioni che esistono.
In teoria potrebbe nascere una associazione per ogni tipo di attività
umana anche se naturalmente ci limiteremo a suddividere queste attività
in categorie. Dopo aver indicato alcune fra le associazioni ricreative
possiamo individuare quelle sportive che nasono naturalmente dall'esigenza
di coltivare e sviluppare una disciplina sportiva. Anche le Associazioni
umanitarie hanno un importante ruolo sociale perchè riescono a convogliare
in uno sbocco pratico le aspirazioni di solidarietà umana che molte
persone sentono nel proprio intimo ed attraverso l'Associazione riescono
appunto a concretizzare queste pregevoli volontà. Associazioni di
Volontari, di donatori di sangue o organi contribuiscono enormemente a
risolvere problemi che la pubblica amministrazione non potrebbe affrontare
da sola e rendono un minimo di giustizia al termine "SOCIETA' CIVILE".
Per ultime cercherò di parlare di associazioniche promuovono lo
sviluppo o la conoscenza di attività culturali. I nostri Ministeri
già fanno quel che possono (ed io non mi sento in questo momento
di sviluppare critiche) ma purtroppo esiste una congenita distanza fra
le istituzioni "preposte a" e le reali esigenze dei cittadini e anche in
questo caso le Associazioni Culturali assolvono un compito fondamentale
nel dare attraversola propria autogestione delle opportunità di
accessso a patrimoni culturali importantissimi. Sempre si sente dire che
l'Italia è la cassaforte mondiale delle opere d'arte (l'80% ?) ma
la gente può ancora liberamente coltivare le proprie aspirazioni
in campi come l'Arte, le Lettere o la Musica? E per tutte quelle nuove
forme espressive legate alle nuove tecnologie? Anche in questi frangentile
Associazioni svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere attività
che non riceverebbero da nessun'altra istituzione pubblica il dovuto supporto
e la dovuta promozione. Una caratteristica fondamentale delle Associazioni
è quella che le definisce ENTI NON COMMERCIALI, cioè senza
scopo di lucro. In effetti mentre le ditte o le varie imprese economiche
agisconoin un loro naturale interesse economico (si potrebbe dire che nascono
per quello), le Associazioniinvece nascono e agiscono per il loro scopo
istituzionale (ricreativo, sportivo, culturale, etc.) e si traggono quindi,
per definizione, al di fuori del mercato.
Purtroppo commercio e gelosia sono un binomio inscindibile e il mercato
è fortemente pervaso da umori avversi a tutto quello che direttamente
o indirettamente aggredisce il cassetto del commerciante e anche in queste
situazioni si sono spesso configurati dei bei bronci fra coloro che per
esempio commerciano le opere pittoriche e quelli che la pittura la vendono
come arte virtualmente scollegata al denaro.
La vil pecunia pervade come un puzzo anche il mondo della musica che
è quotidianamente invischiato in annose polemiche fra coloro che
per la musica "ci sentono davvero" e coloro che trattano le note come un
prodotto destinato alla commercializzazione al pari di un dentifricio o
di un rotolo di carta igenica.
Se l'arte, le lettere o la musica non vengono "protette" dalla barbara
mercificazione per essere ricollocate al loro naturale STATUS di beni superiori,
allora, forse ancora una volta il ruolo di supplente alle lacune degli
istituti preposti,può essere svolto dalla libera iniziativa di cittadini
che unendosi, colmano questi vuoti. Come prima accennavo all'imporatnza
del volontariato nel risolvere situazioni di malasanità, anche nel
mondo della cultura le Associazioni possono risolvere il problema legato
a vecchi modi di pensare che erroneamente attribuiscono dignità
soltanto a certe categorie di opere artistiche, per essere espliciti la
musica viene riconosciuta veramente culturale dopo alcuni secoli e quindi
lo stato si interessa di essa solo se è classica o lirica ma sembra
snobbare totalmente tutti quei generi attuali e quindi più vivi
e sentiti dalla gente.
Insomma, bisogna che mercato ed esigenze culturali debbano imparare
a vivere nella giusta simbiosi e le Associazioni vivendo in un ambito neutrale
forse ci aiuteranno a raggiungere questo scopo.
Molto avrei ancora voluto dire ma spero che in un prossimo numero ci
giungano in redazione idee e commenti che permettano a tutti di approfondire
e meglio capire questi temi.
Del Toro Fabio
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